Ciao Emanuele…

Sappiamo che Dio chiama in Paradiso i migliori…così domenica sera, accanto a te, ho osato contenderti al Signore pregandolo…ho pregato con tutta la mia forza e quella dei tuoi amici affinché fosse rimandata la tua chiamata a gioire eternamente in Paradiso.

Evidentemente ha avuto ragione la tua voglia di salvezza…non poteva essere altrimenti…il significato del tuo nome, Emanuele, il significato del tuo nome è Con noi è Dio…nel libro biblico di Isaia, l’Emanuele è il Messia…Nostro Signore Gesù.

Sento il rammarico di averti conosciuto solo di recente…con la tua personalità armonica, equilibrata, gioiosa…ed avevi, oltre l’amore per il pianoforte e la musica, una passione iniziata venti anni fa con il tuo Caballero 70.

E allora non posso che dedicarti la “Poesia del Motociclista” dal titolo “Motociclisti…strana meravigliosa gente!!!”

Una volta, qualche anno fa, il papà di uno di noi che ora non c’è più, il papà di un angelo con il #164 sul cupolino e nel cuore ci ha definito così:“…. Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran “capoccione” me li ha voluti far conoscere uno ad uno , questi ragazzi da abbracciare e baciare come figli propri, immersi in quelle tute di pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri DURI!!!!!
Gente che non abbassa mai lo sguardo. Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alla loro anima per vedere com’è candida.
Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita, dei weekend a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare duro.
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli………E’ vero!! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre, ad urlare.
Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo skizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti,
e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostre ossa rotte.
Sì, è vero, in moto si muore, capita……Può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di gennaio?
Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte………
Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparatevi a sentire l’urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di un bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o un pilota che guarda il cielo ancorato a terra……
In moto si muore, è vero……Ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso……
E se ancora non lo avete capito, beh, lasciate perdere, NON LO CAPIRETE MAI…
Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui…..
Lui che nella sua incoscienza vede in NOI quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere. E se vedrete il motociclista ricambiare il saluto…Beh, non c’è nulla di strano, sapete perché? Tra angeli in terra ci si saluta sempre……Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda.
E tu, Emanuele, adesso un Angelo lo sei davvero…il nostro Angelo...non più in terra…ma nell’alto dei Cieli.

Addio Lele, addio Ducatista, riposa in pace.